Scritto da Giulia Piras (mamma di Lavinia e Nathan)
"I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta"
Piccolo Principe
Ricordo quando ci chiedevi di continuo, perché Nathan non giocasse con te. Perché rifiutasse i tuoi abbracci e ti spingesse via e quando nemmeno noi avevamo risposte da darti, esordivi con "vabbè è ancora piccolo".
Poi arrivò il giorno della diagnosi e dopo qualche giorno decidemmo di parlarti. Di spiegarti e dare anche a te delle risposte.
È stato in quel momento preciso che con la fatica e le lacrime agli occhi, per riuscire a trovare le parole più giuste adatte ad una bambina di 5 anni, tu ci hai lasciati a bocca aperta
"Ecco quindi non è monello"
Ciò che è stato difficile spiegare agli adulti, per te è stato un momento sereno e lo hai interiorizzato subito, tanto da dirlo in classe e spiegare alle tue amichette che il tuo fratellino non è monello, anche se sbatte i giochi o fa strani movimenti o non risponde, lui... è autistico.
Avete capito bene?!
È il mio fratellino, il mio amore.
Quando sentii queste parole ebbi la conferma di quanto grande sei e di quanto amore hai nel cuore.
La tua mamma
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